Il progettino

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2005-05-03

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Un inedito di Me, Myself and Milano

Le persone fuggono, me ne rendo conto ogni volta che giro per le strade di Milano. La mia domanda è: da cosa?
Personalmente associo alla fuga un aspetto negativo, percui mi verrebbe automatico rispondere che scappino da qualche brutta situazione.
Fuga, fuga, fuga...cosa spinge le persone a scappare? La paura, ma di che cosa? Come? Quando? Perché?
E la faccia delle persone che fuggono com’è? per averne un’idea consiglierei a tutti di fare un giro sulla linea metropolitana verde, o MM2. Facce sbattute, nervosismo e tensione che si potrebbero tagliare con un coltello, rumore di piedi che si muovono aritmicamente, pure qualcuno che si rosicchia minuziosamente l’unghia del mignolo sinistro (è il primo che mi è venuto in mente :) )9. Poi caldo, un caldo torrido, causato non tanto dal numero di individui presenti sul vagone,, bensì dal brusio delle menti che se la viaggiano. Mi è capitato di vedere qualche cervello fumante ;)
Cosa ben più rara, invece, è trovare qualcuno che i suoi pensieri li esprima, e mentre la maggior parte dei viaggiatori deride tali individui, io provo una segretissima ammirazione nei loro confronti; per aver trovato il coraggio di stand up così apertamente al giudizio comune. Tutti ci ostiniamo a sostenere che viviamo per noi stessi, che pensiamo per noi stessi, bla bla bla...Se fosse veramente così cosa ci impedisce di uscire di casa in pigiama? Niente storie banali sul freddo polare degli ultimi giorni, grazie.
Esiste poi una vera opinione comune o è solo un frutto della nostra immaginazione collettiva e non? Ho come il timore che sia solo una tavoletta, e che in realtà funzioni così:
Io PENSO,
io PENSO che tu STAI PENSANDO,
io PENSO che tu STAI PENSANDO che tutti PENSINO etc...
E così via, fino a che non ci troviamo con un mucchio di pensieri corrotti e privi di fondamenta? Chi mi ricorda chi sosteneva che la mente umana è l’arma più pericolosa che esiste sulla faccia della terra?
Ed è qui che volevo arrivare. La gente (o se vogliamo restringere la cerchia ai milanesi) fugge più da se stessa che non una situazione reale. Scappa dai suo stream di pensieri, che a detta di G.C. Giacobbe sono la causa principale della nostra sofferenza. Abbiamo paura di soffrire?
Ricordiamo ovviamente che i pensieri non sono solo negativi, ma anche che quest’ ultimi non sono causa necessaria e sufficiente per affermare che siano i più pericolosi!
Io direi che è una teoria plausibile se la mettiamo in questi termini: a volte i nostri pensieri positivi sembrano talmente irreali e/o irraggiungibili che vogliamo cancellarli solo per non avere un continuo stimolo in quella certa direzione. Già, perché dove c’è gioia, c’è sofferenza, e come dicevo prima, noi abbiamo paura della sofferenza.
Ma poi, fuggiamo veramente solo dai nostri pensieri o anche quelli degli altri? Dicendo questo mi viene in mente il famoso “Speakers Corner” di Londra, dove ognuno è il benvenuto a dire la sua. Benvenuto, forse è un parolone...vi è mai capitato di passare di lì? Inoltre, avete mai notato come si comportano i passanti? Quanti si fermano ad ascoltare? Non dico “udire”, ma proprio ascoltare. Molti scuotono la testa e continuano a passeggiare.
Così la mia mente torna a rimuginare e si chiede: fuggiamo dai pensieri che non ci piacciono? da quelli che riteniamo assurdi?
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